lunedì 14 gennaio 2013

COME L'AGRICOLTURA HA CREATO SOCIETA' E GERARCHIE



La divisione dell'uomo dalle grandi scimmie avvenne circa 7 milioni di anni fa: da quel momento abbiamo vissuto di caccia e raccolta fino a che l'uomo non ha colto il senso dell'agricoltura.

Negli  ultimi  11000 anni abbiamo prodotto il cibo che ci serviva e addomesticato le specie animali che ritenevamo utili ai nostri scopi.
L'agricoltura è il mezzo fondamentale e necessario per arrivare a dividere la società in classi sociali o meglio ancora a creare una società stessa.

Perchè?

Se analizziamo quello che la natura ci mette a disposizione ogni giorno attraverso fauna e flora una piccola percentuale sono commestibili o utili all'uomo: pensiamo alle meduse, ai funghi velenosi, alla legnosa ed indigeribile corteccia degli alberi.
Quando l'uomo ha iniziato a coltivare le piante ha aumentanto, in maniera considerevole, la percentuale di flora utilizzabile.

Un ettaro di terra coltivata ha permesso di soddisfare i bisogni di più contadini di quanto non fosse in grado di fare un ettaro di terra vergine per una tribù di cacciatori.

E il ruolo degli animali? Fondamentale.

Gli animali domestici hanno fornito all'uomo forza motrice, concime, latte e carne migliorando salute e la stessa produzione agricola.

Tranne che in epoca moderna, lo sterco è stato il principale fertilizzante usato dai contadini di tutto il mondo.
I grandi animali domestici, come cavalli, buoi e in generale i bovini, sono in grado di produrre una forte forza trainante.

Gli indiani delle grandi pianure erano confinati in terreni alluvionati: l'arrivo degli europei ha permesso di introdurre l'uso degli animali per la coltivazione e lo sfruttamento dei grandi altopiani americani.

Un altro aspetto derivante dalla vita sedentaria di un agricoltore è legata alla possibilità di creare "densità abitativa".
Mentre una nomade deve portare con sè i figli, o meglio un numero limitato di figli, in una civiltà contadina, i figli possono sostare in casa mentre i genitori sono a 30 secondi di distanza.

I cacciatori- raccoglitori, secondo alcuni dati, intervallano la nascita dei figli di circa 4 anni mentre i popoli sedentari possono allevare i bambini che riescono a sfamare e quindi l'intervallo delle nascite di abbassa sensibilmente anche a 1 o 2 anni.

La natalità più elevata e la capacità di poter sostenere una prole più numerosa ha portato ad una popolazione più densa.

Altro aspetto... i surplus alimentari.
Quanto caccia un nomade? Quanto raccoglie un nomade?

Nel breve periodo la carcassa di un animale potrà essere consumata ma alla lunga non potrà conservarne; idem per il cibo raccolto.
E i primi contadini?

I primi contadini, invece, potevano immagazzinare la quantità di cibo che non consumavano e dedicare del tempo alla custodia e alla guardia di questo cibo.

In questo contesto nascono le prime figure, i primi specialisti.
Una elitè di uomini riesce in questo contesto ad affrancarsi della necessità di coltivare  e dedicarsi così al pieno controllo della propria popolazione. 

In questa maniera i primi contadini iniziarono a creare piccole società diversificando i compiti tra la popolazione.

Nascono così i soldati di professione, i sacerdoti, gli artigiani ed infine gli scribi.
Le prime civiltà contadine iniziano a diventare società e quindi stati.

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