Recenti rilevazioni statistiche indicano che il consumo di
alcolici è in continuo aumento e questo dato è confermato per ogni fascia di
età.
Gli effetti tossici dell’alcool interessano diversi
distretti corporei e sono strettamente dosi dipendenti.
Alcuni studi hanno evidenziato che le donne che consumano
piccole quantità di alcool hanno un tasso di degenerazione minore rispetto alle
altre donne.
Questo dato non deve sorprendere in quanto piccole quantità
d’alcool aumentando la concentrazione del colesterolo “buono”, l’HDL.
I risultati di sudetti studi sono confermati da altri di
neurologia dove è stato evidenziato che donne anziane consumatrici di basse
quantità di alcool hanno una quantità di microinfarti celebrali minore rispetto
alle donne che non ne assumono.
Nelle gestazione l’indicazione in generale è l’astensione in
toto, soprattutto nelle donne che ne assumevano prima della gravidanza.
Nel 1973 è stata descritta la FAS “Fetal Alcool Syndrome”,
una sindrome fetale causata dal consumo regolare e quotidiano di alcool.
Questa sindrome comprende numerose anomalie a carico del
feto: molte di queste sono diagnosticabili con un’ecografia nel corso della
gravidanza come malformazione del cranio e dello scheletro, malformazioni
cardiache….
Altre anomali fetali sono diagnosticabili nel periodo
post-natale come deficit motori o celebrali, difetti di mal occlusione o
dentizione, difetti di crescita post-natale…
Numerosi studi sugli effetti dell’assunzione cronica di
alcool evidenziano incidenza sull’aborto spontaneo e sulla morte endouterina
del feto.
Atro fattore da considerare è che le donne consumatrici
croniche di alcool sono hanno spesso comportamenti non salutari e, quindi, con
un insieme di fattori di rischio più elevato rispetto alla popolazione in generale.
Le conclusioni di diversi studi convergono su punti simili:
- Non si conoscono le relazioni precise tra frequenza, quantità di alcool e danni al feto
- Tre o più episodi di ubriacatura sono associati ad un maggior rischio di morte endouterina del feto
- Il rischio di parto pretermine aumenta sono nelle gestanti che assumono o alcool tre o più volte al giorni
Alle gestanti col “vizietto” bisogna esporre
le motivazioni per la quali dovrebbero annullare il consumo di alcool in
gravidanza e, nel caso, offrire un valido sostegno psicologico o consigliare un
buon specialista.
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