giovedì 22 marzo 2012

ALCOOL E GESTAZIONE


Recenti rilevazioni statistiche indicano che il consumo di alcolici è in continuo aumento e questo dato è confermato per ogni fascia di età.

Gli effetti tossici dell’alcool interessano diversi distretti corporei e sono strettamente dosi dipendenti.

Alcuni studi hanno evidenziato che le donne che consumano piccole quantità di alcool hanno un tasso di degenerazione minore rispetto alle altre donne.
Questo dato non deve sorprendere in quanto piccole quantità d’alcool aumentando la concentrazione del colesterolo “buono”, l’HDL.

I risultati di sudetti studi sono confermati da altri di neurologia dove è stato evidenziato che donne anziane consumatrici di basse quantità di alcool hanno una quantità di microinfarti celebrali minore rispetto alle donne che non ne assumono.

Nelle gestazione l’indicazione in generale è l’astensione in toto, soprattutto nelle donne che ne assumevano prima della gravidanza.

Nel 1973 è stata descritta la FAS “Fetal Alcool Syndrome”, una sindrome fetale causata dal consumo regolare e quotidiano di alcool.

Questa sindrome comprende numerose anomalie a carico del feto: molte di queste sono diagnosticabili con un’ecografia nel corso della gravidanza come malformazione del cranio e dello scheletro, malformazioni cardiache….
Altre anomali fetali sono diagnosticabili nel periodo post-natale come deficit motori o celebrali, difetti di mal occlusione o dentizione, difetti di crescita post-natale…

Numerosi studi sugli effetti dell’assunzione cronica di alcool evidenziano incidenza sull’aborto spontaneo e sulla morte endouterina del feto.

Atro fattore da considerare è che le donne consumatrici croniche di alcool sono hanno spesso comportamenti non salutari e, quindi, con un insieme di fattori di rischio più elevato rispetto alla popolazione in generale.

Le conclusioni di diversi studi convergono su punti simili:
  1. Non si conoscono le relazioni precise tra frequenza, quantità di alcool e danni al feto 
  2. Tre o più episodi di ubriacatura sono associati ad un maggior rischio di morte endouterina del feto 
  3. Il rischio di parto pretermine aumenta sono nelle gestanti che assumono o alcool tre o più volte al giorni


Alle gestanti col “vizietto” bisogna esporre le motivazioni per la quali dovrebbero annullare il consumo di alcool in gravidanza e, nel caso, offrire un valido sostegno psicologico o consigliare un buon specialista.

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