venerdì 16 marzo 2012

BIBITE E AUMENTO DEL PESO CORPOREO


Nell'attuale società un’importante percentuale delle calorie introdotte quotidianamente deriva da zuccheri e dolcificanti.
Rispetto agli anni Ottanta, il consumo procapite di zuccheri è cresciuto sensibilmente insieme ai tassi di obesità e sovrappeso.

I produttori, in generale, attaccano l’associazione di questi due dati, ritenendo che l’aumento del peso riguarderebbe le altre calorie introdotte con la dieta.  

COME MAI NON MI ASPETTANO UN COMMENTO DIVERSO DA PARTE DI QUESTI FURBACCHIONI?

Un eccellente studio (vedi NEJM Oct 15;361(16):1599-605) è stato volto dal prof. Brownell  e pubblicato sulla rivista New England Journal of Medicine che analizza la correlazione tra bibite e obesità e la possibilità di tassare le bevande zuccherate (lui però non sa che in Italia abbiamo Monti !).
Questa novità fiscale è una naturale conseguenza, secondo Brownell, dell’aumento dei costi sanitari per l’obesità, soprattutto quella infantile che analizzerò in un altro articolo.

Dati recenti (2005-2006) indicano che l’aumento delle calorie da bevande zuccherate è di 172 e 175 kcal rispettivamente nei bambini e negli adulti: quasi 8 kg in anno, vi sembra poco?

La questione è delicata e controversa.

Naturalmente i produttori sono passati all’attacco, sovvenzionando studi che hanno dimostrato la mancanza di un ruolo primario delle bevande zuccherate nell’aumento del peso.
Vi aspettavate in questo caso un esito diverso?

Uno studio ha verificato che il rischio di obesità aumenta del 60% se il consumo di bevande è quotidiano; in un altra analisi durata 8 anni è stato dimostrato che nel corso di 4 anni il consumo abituale di bevande zuccherate determinava un aumento di circa 8 kg nell’arco di 4 anni mentre chi diminuiva il consumo di bevande zuccherate aumentava di soli 2,8 kg.

Un altro studio confronta gli stessi soggetti in due condizioni differenti: in una assumono dolcificanti ricchi di zucchero e ingrassano, nella seconda i dolcificanti sono non calorici e non avviene un aumento del peso.

In generale si può affermare che l’incidenza negativa delle bevande zuccherate dipenda da diverse implicazioni fisiologiche:

1.      Innalzamento dei trigliceridi per elevato carico di carboidrati raffinati
2.      Abbassamento dei livelli di colesterolo HDL
3.      Aumento della resistenza insulinica
4.      Scarso potere saziante e aumento del consumo calorico generale durante la giornata.
 
Tutte condizioni fisiologiche che predispongono a malattie cardiovascolari, dislipidemie o diabete.
Un interessante aspetto, inoltre, è il seguente: i bambini potrebbero abituarsi al “gusto delle bevande zuccherate” così tanto da subire un'alterazione del proprio gusto e del proprio senso di sazietà andando, nel lungo periodo, ad introdurre cibi meno dolci come verdure, frutta e legumi.

In attesa che la documentazione scientifica si faccia ancora più autorevole teniamoci alla larga dalle bevande zuccherate ed inculchiamo questo atteggiamento sopratutto nei bambini.

ORA, AVETE VOGLIA DI FANTA O COCA?

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