Quest’articolo parte da una
singolare tradizione africana tipica soprattutto del popolo dei Masa,
originario del Ciad.
Il rituale riguarda un vecchio e
ancestrale isolamento di circa 8 settimane durante le quali i partecipanti
consumano circa 11 pasti al giorno, per un totale di 13000 kcal quotidiane.
Perché consumare quasi il triplo
delle calorie necessarie per un uomo?
Venerazione e stop! Non c’è altra
motivazione. Per quando in occidente una simile pratica abbia del pazzesco, presso
certe culture la corpulenza, il sovrappeso e le rotondità sono canoni di
bellezza e riconoscimento socio-sessuale.
All’inizio la reazione di un
organismo è piuttosto riluttante con crampi e vomito che diventano molto
frequenti per poi lasciare spazio a un “regolare e asintomatico” ingrassamento.
Questo esempio non deve degnarci o
spaventarci: la società moderna ha catechizzato, in uno stato di OGGETTIVA
sovrabbondanza, il grasso come parametro negativo; fino agli anni ’70 e agli
’80 il grasso era o bello o non criticato e quest’atteggiamento andava a
braccetto con periodi di OGGETTIVE carestie o di OGGETTIVO e modestissimo
benessere.
ATTENZIONE.
Per quanto il grasso sia brutto, il
grasso sia odiato, il grasso sia odiato le sue funzioni nei tempi non cambiano.
La natura ha creato “il grasso” per
garantire ai mammiferi quantità di energia in momenti di carestia e, in questo
contesto, l’Homo sapiens ha accumulato questi depositi con grande efficienza.
S’ipotizza che questa efficienza sia
dovuta ai particolari pericoli che l’uomo ha dovuto affrontare durante la sua
evoluzione e, quindi, al raffinato meccanismo di adattamento che ne è derivato.
La varietà di cibo a disposizione
dei nostri antenati era oggettivamente varia, ma questo non li poneva al riparo
da possibili carestie.
Gli adipociti sono diffusi, presenti
ovunque, costituiti sempre dalla stessa tipologia di cellula e si riempiono
sempre di acidi grassi.
Questi accumuli derivano da grassi
contenuti negli alimenti o dai carboidrati in eccesso; magro o grasso un corpo
lo diventa anche quanto gli adipociti sono pieni: in questo caso il corpo
produce nuovi adipociti che andranno a finire soprattutto in ventre, cosce e
glutei.
La funzione è solo energetica?
Assolutamente no.
Nel corso dell’evoluzione questo
tessuto si è trasformato in una vera e propria fabbrica capace di costruire
messaggi e ormoni, da rilasciare in seguito nel torrente sanguigno.
Guardiamo il famoso ormone leptina:
se i depositi di grasso sono colmi, l'ormone invia un segnale al cervello che
non "mangia più"; se invece la concentrazione della leptina
diminuisce, allora torna l'appetito.
Durante la menopausa le cellule
adipose sono l'unica sostanza in grado di produrre estrogeni.
La relazione tra grasso e sistema
immunitario è altrettanto importante: durante l'invasione di una sostanza
esterna i primi a percepire la presenza di agenti patogeni sono gli adipociti
che provvedono a liberare proteine specifiche.
In casi di carestie si muore più
facilmente perchè diminuisce l'interazione tra sistema immunitario e adipociti:
siamo, per questo, maggiormente esposti a malattie e infezioni.
Elogiato, criticato, cosa succede al
grasso?
Nell'arco degli ultimi vent’anni la
letteratura ha evidenziato un ormai conosciutissimo dato: più grasso hai, più
probabilmente sarà peggiore il tuo stato di salute.
Il rapporto prima indicato tra adipe
e sistema immunitario, da fantastico alleato della nostra salute può diventare
un avversario in quanto, se gli adipociti sono eccessivamente gonfi, questi
possono creare un forte stato d’infiammazione.
Nel lungo periodo bisogna consumare
più calorie di quelle che si assumono: gli adipociti così si svuotano.
Miei Carissimi affezionati lettori,
quest’ultima riga è l’11° comandamento: Dio mi perdoni ma non mi perdoneranno
certo quei ciarlatani che chiamano le diete in mille modi solo per vendere di
più. Chiaro? A breve scriverò un articolo solo su questo.
Esiste un altro tipo di adiposità:
quello di cui abbiamo parlato ora è il grasso bianco, esiste anche quello “bruno”.
Questo grasso è particolarmente
presente nei neonati e ha lo scopo di raffreddare il corpo rapidamente.
È stato recentemente scoperto che
queste cellule brune sono presenti in alcuni distretti corporei delle persone
adulte snelle (dopo un lungo periodo in cui si è creduto che questo grasso
fosse solo “da neonati”) capaci di consumare più calorie rispetto ai soggetti
normali.
La presenza di questa tipologia di grasso garantisce un consumo calorico a riposo maggiore.
Sembra, quindi, che le persone magre
per costituzione esistano davvero e ora i ricercatori stanno indirizzando i
loro studi in questo senso, ipotizzando la possibilità di creare questo tessuto adiposo bruno.
Forse un giorno per essere magri
dovremmo trapiantare dell’altro grasso? Probabile :-)
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