lunedì 28 maggio 2012

PARADOSSALE ELOGIO DEL GRASSO


Quest’articolo parte da una singolare tradizione africana tipica soprattutto del popolo dei Masa, originario del Ciad.

Il rituale riguarda un vecchio e ancestrale isolamento di circa 8 settimane durante le quali i partecipanti consumano circa 11 pasti al giorno, per un totale di 13000 kcal quotidiane.

Perché consumare quasi il triplo delle calorie necessarie per un uomo?

Venerazione e stop! Non c’è altra motivazione. Per quando in occidente una simile pratica abbia del pazzesco, presso certe culture la corpulenza, il sovrappeso e le rotondità sono canoni di bellezza e riconoscimento socio-sessuale.

All’inizio la reazione di un organismo è piuttosto riluttante con crampi e vomito che diventano molto frequenti per poi lasciare spazio a un “regolare e asintomatico” ingrassamento.

Questo esempio non deve degnarci o spaventarci: la società moderna ha catechizzato, in uno stato di OGGETTIVA sovrabbondanza, il grasso come parametro negativo; fino agli anni ’70 e agli ’80 il grasso era o bello o non criticato e quest’atteggiamento andava a braccetto con periodi di OGGETTIVE carestie o di OGGETTIVO e modestissimo benessere. 

ATTENZIONE.
Per quanto il grasso sia brutto, il grasso sia odiato, il grasso sia odiato le sue funzioni nei tempi non cambiano.

La natura ha creato “il grasso” per garantire ai mammiferi quantità di energia in momenti di carestia e, in questo contesto, l’Homo sapiens ha accumulato questi depositi con grande efficienza.

S’ipotizza che questa efficienza sia dovuta ai particolari pericoli che l’uomo ha dovuto affrontare durante la sua evoluzione e, quindi, al raffinato meccanismo di adattamento che ne è derivato.
La varietà di cibo a disposizione dei nostri antenati era oggettivamente varia, ma questo non li poneva al riparo da possibili carestie.

Gli adipociti sono diffusi, presenti ovunque, costituiti sempre dalla stessa tipologia di cellula e si riempiono sempre di acidi grassi.

Questi accumuli derivano da grassi contenuti negli alimenti o dai carboidrati in eccesso; magro o grasso un corpo lo diventa anche quanto gli adipociti sono pieni: in questo caso il corpo produce nuovi adipociti che andranno a finire soprattutto in ventre, cosce e glutei.

La funzione è solo energetica? Assolutamente no.

Nel corso dell’evoluzione questo tessuto si è trasformato in una vera e propria fabbrica capace di costruire messaggi e ormoni, da rilasciare in seguito nel torrente sanguigno.

Guardiamo il famoso ormone leptina: se i depositi di grasso sono colmi, l'ormone invia un segnale al cervello che non "mangia più"; se invece la concentrazione della leptina diminuisce, allora torna l'appetito.

Durante la menopausa le cellule adipose sono l'unica sostanza in grado di produrre estrogeni.

La relazione tra grasso e sistema immunitario è altrettanto importante: durante l'invasione di una sostanza esterna i primi a percepire la presenza di agenti patogeni sono gli adipociti che provvedono a liberare proteine specifiche.

In casi di carestie si muore più facilmente perchè diminuisce l'interazione tra sistema immunitario e adipociti: siamo, per questo, maggiormente esposti a malattie e infezioni.

Elogiato, criticato, cosa succede al grasso?

Nell'arco degli ultimi vent’anni la letteratura ha evidenziato un ormai conosciutissimo dato: più grasso hai, più probabilmente sarà peggiore il tuo stato di salute.

Il rapporto prima indicato tra adipe e sistema immunitario, da fantastico alleato della nostra salute può diventare un avversario in quanto, se gli adipociti sono eccessivamente gonfi, questi possono creare un forte stato d’infiammazione.

Nel lungo periodo bisogna consumare più calorie di quelle che si assumono: gli adipociti così si svuotano.

Miei Carissimi affezionati lettori, quest’ultima riga è l’11° comandamento: Dio mi perdoni ma non mi perdoneranno certo quei ciarlatani che chiamano le diete in mille modi solo per vendere di più. Chiaro? A breve scriverò un articolo solo su questo.

Esiste un altro tipo di adiposità: quello di cui abbiamo parlato ora è il grasso bianco, esiste anche quello “bruno”.

Questo grasso è particolarmente presente nei neonati e ha lo scopo di raffreddare il corpo rapidamente.

È stato recentemente scoperto che queste cellule brune sono presenti in alcuni distretti corporei delle persone adulte snelle (dopo un lungo periodo in cui si è creduto che questo grasso fosse solo “da neonati”) capaci di consumare più calorie rispetto ai soggetti normali.

La presenza di questa tipologia di grasso garantisce un consumo calorico a riposo maggiore.

Sembra, quindi, che le persone magre per costituzione esistano davvero e ora i ricercatori stanno indirizzando i loro studi in questo senso, ipotizzando la possibilità di creare questo tessuto adiposo bruno.

Forse un giorno per essere magri dovremmo trapiantare dell’altro grasso? Probabile :-)




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